Exhibition
Opere e Misure
Cervo: cm. 40 x 76 x 40
Urlo muto: cm. 30 x 30 x 4
Anatroccolo: cm. 24 x 27 x 11
Squalo: cm. 84 x 16 x 2
Uno monta la luna: cm. 36,5 x 24 x 12
Giraffa: cm. 9 x 32 x 5
CIRKULAR - collana realizzata per il progetto antropologico CirKULA.r a cura di Roberto Della Ceca, un format pensato per mettere in atto esperienze didattico/educative per ingaggiare sperimentazioni aggregative, per stimolare la creatività.
La collana è stata realizzata nell’ambito di Contesteco Experience da Laura Buffa per Alter Equo marchio di up-cycling con il PET di bottiglie di plastica, restituite dal mare, raccolte sulle spiagge del litorale laziale e lavorate a caldo con uso di smalti. Perfetto complemento al progetto CirKULA.r in un’ottica di recupero, reinvenzione e circolarità della materia.
I contributi esposti si riferiscono a quanto realizzato dai ragazzi del Liceo Scientifico Statale Ignazio Vian di Bracciano, dell’Istituto Paritario Salvo D’Acquisto di Bracciano e dell’Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani di Civitavecchia nel corso del progetto “E TU DI CHE GENERE SEI? PERCORSI TRA LABORATORI E PODCAST PER CONOSCERSI, ACCOGLIERE LE DIFFERENZE E PREVENIRE LE DISCRIMINAZIONI” realizzato dall’Associazione Culturale Percorsi di Crescita grazie al contributo della Regione Lazio nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Comunità Solidali 2022” (D.D. n. G18305 del 21/12/2022 e SS.MM).
Il progetto nasce con l’obiettivo di esplorare la complessità degli stereotipi e dell’identità di genere attraverso attività laboratoriali (consapevolezza e decostruzione degli stereotipi di genere, fotografia, podcast e fumetto) finalizzate a promuovere l’accettazione attiva delle differenze e sensibilizzare all’accoglienza del valore dell’unicità.
Volti sostenibili - Mostra fotografica
Desidero riportare l'attenzione sul valore intrinseco della diversità. Spesso, quando parliamo di sostenibilità, il nostro focus si limita all'impatto ambientale, trascurando la sua rilevanza per l'individuo. Per ciascuno di noi, il riconoscimento e il rispetto della propria identità sono fondamentali per il benessere personale e, in ultima analisi, per quello collettivo. Solo attraverso questa comprensione possiamo contribuire alla costruzione di un mondo più equo e giusto.
Ho scelto di iniziare il mio viaggio esplorativo con le donne, spesso vittime di stereotipi, tendenze imposte e dell'altrui necessità di definirle per esercitare controllo. Presento una serie di ritratti di donne profondamente diverse, ciascuna con una forte e distintiva identità.
La mia visione di Ildegarda di Bingen, storica figura poliedrica: politologa, medico ante litteram, musicista, filosofa e mistica. Con il suo vasto contributo in molteplici campi, Ildegarda rappresenta un modello di forza intellettuale e spirituale.
Eva, la figura biblica da cui, secondo la tradizione, origina il mondo, e su cui spesso la cultura ha proiettato la responsabilità della caduta dell'umanità. La raffiguro in due versioni: con il serpente, simbolo sia del male che della conoscenza, e con la mela, emblema della trasgressione e della superbia.
Mostra fotografica
“Il patrimonio geologico e le geodiversità delle Aree Protette d’Italia”
Un’accurata selezione di immagini dal concorso fotografico nazionale “Obiettivo Terra” ― promosso ogni anno dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana per celebrare la Giornata Mondiale della Madre Terra ― compone la Mostra “Il patrimonio geologico e le geodiversità delle Aree Protette d’Italia”. Un’esposizione con la quale i soggetti promotori, insieme a “Fai la differenza…c’è il Festival della Sostenibilità” e al Centro Commerciale Euroma2, intendono far conoscere e valorizzare l’ampia gamma di elementi caratterizzanti il variegato patrimonio geologico italiano e la loro stretta connessione con la conservazione dei paesaggi e della biodiversità, con la gestione sostenibile dei territori e delle risorse idriche. Dai massicci montuosi alle strutture vulcaniche, dalle valli e dalle grotte glaciali al fenomeno delle salse eruttive, dalle formazioni carsiche alle suggestive piramidi di terra, dai borghi incastonati tra speroni di roccia ai bacini idrografici lungo dorsali di stretti canyon.
Mauro Pispoli nasce a Firenze nel ‘56 «Sotto il segno dei pesci», frequenta l’istituto d’Arte di Porta Romana, diplomandosi in grafica pubblicitaria e, come «Il re che ama troppo» il proprio lavoro, inizia l’attività di art director presso varie agenzie tra Firenze e Milano. Nell’89 inizia «Un avventura» fondando il proprio studio e, «Strada facendo», realizza campagne in «Italia» e all’estero.
«Sono sempre i sogni a dare forma al mondo» e così Mauro alterna la propria attività di visual designer a quella d’artista: la sua opera è rivolta all’esplorazione dei miti contemporanei, e alla ricerca di un «Mondo migliore» attraverso l’uso e il linguaggio mutuato della cultura masmediale, e soprattutto con i suoi lavori utilizzando «Vecchio cartone» ingrediente prezioso per l’industria del riciclo.
L’«Anno che verrà» lo vedrà impegnato in questa «New frontiers» e, grazie a Contesteco di «Roma», che lo ha scelto, cercherà di vincere anche questa nuova scommessa, senza mai alzare «Bandiera bianca».
Autore Paolo Beltrambini, Titolo PIOGGIA SULLA CITTÀ, Tecnica mista e olio su tela, 60 x 70 cm.
Autore Paola Buzzi, Titolo BATTITO, Pannello di recupero con assemblaggio materiali (ceramica, carta, corda, gesso) e acrilici, 60 x 30 cm.
Autore Aldo Celle, Titolo, OLÈ, Opera polivisuale, olio su listelli di legno recuperati, 60 x 60 cm.
Autore Irene Celle, Titolo LA LUCE, Lampada su base di legno recuperato, 30 x 20 x 10 cm.
Autore Cinzia Colantoni, TRA LE ONDE, Tecnica mista su tela (plastica e acrilico), 50 x 40 x 3,5 cm.
Autore Enzo Dente, CON -TATTO, Cellulari riciclati e smalti ad acqua, 80 x 80 cm
Autore Mario Formica, NANI DA CASSONETTO, Tecnica mista su legno (nani da giardino), 30 x 30 x 3 cm.
Autore Roberto Garbarino, POLIS, Acrilico su tavola recuperata, 48 x 65 cm.
Autore Laboratorio Creatività Guidata IL COLIBRÌ Collage di fiammiferi usati, 25 x 40 cm.
Autore Laboratorio Selvaggiastro LIBRO D’ARTISTA - L’AMORE AL TEMPO DEL COVID, Legno, carta, e stoffa, 30 x 20 cm.
Autore Paolo Lo Giudice, Titolo RANA DALLA BOCCA LARGA, Assemblaggio rottami metallici (rifiuti e scarti), 27 x 33 x 19 cm.
Autore Gabriella Oliva, Titolo TESTE CUBISTE, Scarti di legno, scarti in pelle, bottoni, bigiotteria, 60 x 17,5 x 2,5 cm.
Autore Umberto Padovani, Titolo I QUATTRO UOMINI ILLUSTRI PER LA SALVAGUARDIA DEL MARE DI GENOVA, Tecnica mista, 40 x 30 cm
Autore Francesco Pernice, Titolo CONTAMINAZIONI Tecnica mista su cartoncino rinforzato con vinavil e primal, 56 x 46 x 4 cm.
Autore Piera Anfosso Mapparumenta, installazione polimaterica 70 x 40 x 70 cm
Autore Enzo Dente, Con - Tatto, cellulari riciclati e smalti ad acqua, 80 x 80 cm
Autore Fu.Ma.Te.Ci, Manifesto sostenibile, Fiber Art, materiali di scarto (alluminio ed ecopelle), 120 x 80 cm.
Autore Stefania Verderosa, Sagome, Polimaterico su tela, 70 x 60 x 4 cm.
Autore ARTALO, A buatta, barattolo in alluminio 30 x 30 x 1,5 cm
Foto scattate nel 2012 che hanno avuto come unico scopo quello di raccogliere fondi per i bambini di Goma. Sono tutte parte di un progetto fotografico che prende il nome di CONGOL-EYES ovvero gli occhi del Congo. Attraverso queste foto l'artista ha voluto rappresentare il dolore di chi, più di tutti, è capace di trasmetterlo attraverso i propri occhi ovvero i bambini. Bambini malnutriti, sofferenti, privati della loro fanciullezza a causa della guerra e di tutto ciò che ne consegue.