Da un buco nero esce un rigurgito di plastica che non può più essere trattenuto dal nostro pianeta. Plastica che deriva dal nostro uso quotidiano: studiare (nastri correttori), divertirci (palloncini), cucinare quotidianamente (cellophane)... la plastica è intorno a noi e con noi.
E se dopo il covid 19 e le guerre in corso arrivassero gli alieni?"
Quello che troverebbero purtroppo non sarebbe una situazione ambientale auspicabile: deforestazione, smog, inquinamento delle acque, sovraffollamento, rifiuti pericolosi... e tra questi i rifiuti plastici, tra i più inquinanti perché più insidiosi. Li utilizziamo continuamente nella nostra vita quotidiana perché li consideriamo 'comodi', senza però renderci conto dei danni irreversibili che creano al nostro ambiente.
La mia opera vuole mostrare questo lato oscuro del pianeta terra, quello che gli alieni vedrebbero immediatamente arrivati sul nostro pianeta e che noi fingiamo di non vedere. Può un occhio estraneo vedere meglio di noi? Proviamo a darci una risposta...
Dimensioni
40 x 30
Mixed media su tela (cellophane, gesso, acrilico, foglia oro, palloncini di plastica, nastro correttore riciclato, cartoncino nero riciclato)
Breve curriculum
Pittrice autodidatta e parallelamente ad un percorso universitario, (prima in ambito filosofico e poi socio-antropologico), inizia la formazione artistica nell'atelier del pittore Mauro Maugliani, per poi continuare a studiare pittura ad olio, acquarello e pittura giapponese sumi-e con la maestra Yoko Alosi.
Partecipa a diverse mostre collettive e concorsi internazionali, oltre ad essere presente in alcune collezioni private europee. Vive e lavora a Roma.
Le sue forme espressive spaziano dai dipinti ad olio e acrilico all'acquerello, passando per il kintsugi e le installazioni. Il packaging dei suoi lavori è completamente eco friendly: scatole e biglietti di ringraziamento in carta riciclata e certificata FSC, nastro da imballaggio in materiale biodegradabile.