L'essere umano, sempre più distratto dal fascino inebriante del tracciare confini tra sé e tutto il resto e, al tempo stesso, ossessionato per la propria autocelebrazione, ha progressivamente perso ogni contatto con il proprio pianeta. Questo graduale e spesso trascurato distacco, lo ha trasformato in un vero e proprio alieno, un estraneo che, incapace di riconoscere le proprie responsabilità relative alla sciagurata condotta perpetrata nel tempo sul proprio pianeta, è giunto alla marziale conclusione che questo mondo, che da sempre gli è stato casa, è divenuto troppo difficile da salvare. La soluzione che si propone, è tanto semplice quanto banale. Dapprima solo descritta come ipotesi immaginifica nelle visioni prodotte dalla cultura fantascientifica di letteratura e cinema, che vedevano gli alieni arrivare sulla Terra con l'obiettivo di invaderla perché il proprio pianeta non aveva più le caratteristiche necessarie alla vita, col tempo si è arrivati a pensare che potesse essere un'idea che meritasse maggiore spazio di approfondimento e, tramite avanguardistici studi e ricerche scientifiche (non più tanto fanta-), si potesse delineare la possibilità di trasformare quelle visioni in realtà, ma con segno opposto.
Gli umani sarebbero divenuti intergalattici conquistadores dal dito sempre puntato alla prossima terra che, non trovando più convenienza nel rimanere ancorati al proprio limite di spazio, avrebbero optato per un'avventurosa alternativa: a bordo di astro-navi equipaggiate col seme di una civiltà fondata sull'ego, cercare altrove un promettente Nuovo Mondo, abbandonando per sempre la Terra ormai ridotta ad una scatola malconcia, ad una problematica ROVINA. Le possenti e radicate fondamenta di questa civiltà, non sono quindi venute meno nemmeno di fronte ad una scelta così estrema. Non uno spiraglio di riflessione critica di cambiamento circa il modus operandi con cui il genere umano si approccia a ciò che può dargli sostentamento. Il suo comportamento è destinato a rimanere imperniato su una volontà cieca di sfruttamento che tutto brama, tutto aggredisce, tutto ROVINA. Pertanto, agli occhi degli altri abitanti dell'universo, quelli che, per capirci, chiameremmo extraterrestri, la razza umana apparirà come gli alieni immaginati e raccontati dalla nostra fantascienza, ovvero un pericolo, una minaccia, una ROVINA. Il viaggio è lungo. ...Chissà quale potrebbe essere la loro reazione!?
Dimensioni
16 x 34 x 92,5 cm
Assemblaggio di materiali di recupero (cartone, metallo, legno, plexiglass, pasta modellabile), nastro da imballaggio, e colori acrilici.
Breve curriculum
Classe 1982, vive e opera tra la Basilicata e Napoli. Incline sin da giovanissimo a realizzare con le proprie mani quanto la sua immaginazione gli suggerisse, ha perseguito la strada della creatività nella sua formazione scolastico-liceale (Istituto d’Arte di Potenza) ed universitaria (Facoltà di Architettura di Napoli), maturando un ampio spettro di competenze che, sintetizzando criticamente ed emozionalmente, pervengono ad una poetica essenziale, fatta di evocazioni, rimandi, ermetismi e processi ludici, ma al tempo stesso romantica e genuinamente sensibile, che si concretizza attraverso l'utilizzo di oggetti e materiali umili, desiderosi di una seconda possibilità.