Cortometraggi, un'appassionante opportunità per raccontare e difendere l'ambiente

Il cinema, in quanto arte, ha bisogno di raccontare al pubblico le tante questioni che riguardano l’essere umano. La principale virtù della settima arte è certamente quella di avere una grande popolarità, ma ha inoltre il “potere” di trasmettere e diffondere importanti messaggi. Il mondo del cinema, oltre ai film e ai documentari, comprende anche i cortometraggi che sono un perfetto strumento per divulgare le tematiche ambientali.
Viviamo in un’epoca in cui la crisi ecologica è entrata a far parte dell’agenda politica mondiale, e nella quale ogni forma di comunicazione espressa dall’uomo è di grande importanza al fine di contribuire a sensibilizzare il pubblico ai temi della sostenibilità ambientale, del riciclo, del recupero e del riuso, e a far comprendere meglio i concetti di sviluppo sostenibile.
Cosa sono i cortometraggi e come possono raccontare l’ambiente
I cortometraggi devono il loro nome alla lunghezza della pellicola, la cui durata normalmente varia tra i 20 e i 30 minuti, anche se per legge basta che non superi i 75 minuti. Può avere un taglio narrativo ma anche documentaristico o d’animazione. Queste caratteristiche fanno del cortometraggio un perfetto mezzo di comunicazione per parlare di ambiente, dei problemi che lo affliggono, ma anche delle possibili soluzioni per risolverli. Alcuni esempi di cortometraggi a sostengo dell’ambiente sono:
Selfish (2019)
E’ un cortometraggio dell’animatore taiwanese Po Chien Chen, che affronta il problema dell’inquinamento degli oceani. In un ristorante di sushi, mentre agli umani consumano gustose portate di pesce, a tre avventori marini vengono serviti dei pasti a base di plastica accuratamente preparati dallo chef.
The Gigantic Change (2020)
E’ un cortometraggio animato ambientato nel futuro e più precisamente nel 2050. A narrare la storia è una nonna che racconta alla sua nipotina, come un tempo il pianeta stava morendo per mano dell’uomo, della sua avidità e le sue azioni irresponsabili. Un grido di allarme per denunciare i mali che affliggono l’ambiente e la natura, e del poco tempo che rimane a nostra disposizione per risolverli.
La Natura Umana (2021)
E’ un’opera dell’autrice e regista Consuelo Pascali. Sfruttando l’allegoria dantesca, affronta il rapporto dell’uomo con la natura nel suo percorso relazionale e di scoperta attraverso i tre regni: inferno, purgatorio e paradiso della Divina Commedia. La legge del contrappasso, il processo di purificazione e l’eterna beatitudine. Questo cortometraggio è stato tra le opere creative finaliste dell’edizione 2021 di Contesteco, il contest d’arte e design Sostenibile di Fai la differenza, c’è… il Festival della Sostenibilità.
Il cortometraggio è una delle forme artistiche con le quali è possibile partecipare anche alla nuova edizione di Contesteco, il contest d’arte e design sostenibile + eco del web. Un’opportunità per chi ama esprimersi attraverso la macchina da presa, di contribuire a raccontare e difendere l’ambiente. Le iscrizioni per Contesteco sono aperte fino al 12 Giugno 2022. Se vuoi saperne di più clicca qui.