Marina DeBris e la sua arte contro l'incuria collettiva

L’arte in tutte le sue forme può essere una grande alleata della sostenibilità. Da una parte grazie alla sensibilità degli artisti che hanno sempre più a cuore i temi dell’ambiente, dall’altra perché l’arte è un’espressione dell’essere umano davvero unica, un linguaggio universale capace di diffondere messaggi, toccandoci in quello che abbiamo di più profondo: l’emozione.
L’arte connette le persone, e quella di Marina DeBris - artista nata in America ma australiana d’adozione - è certamente una delle più celebri e acclamate tra quelle “green”. L’arte della DeBris, nasce dall’esigenza di portare all’attenzione del pubblico la questione della spazzatura oceanica prodotta dalle sempre più distruttive attività umane. Il mare è un elemento indispensabile per gli esseri umani perché ricco di risorse vitali, e per il pianeta per i delicati equilibri della natura. A tutto ciò che il mare regala per il solo fatto di esistere, in risposta gli esseri umani lo distruggono inquinandolo senza nessuna remora.
L’ispirazione per la sua arte, Marina DeBris l’ha avuta dopo il suo trasferimento nel 2009 dall’Australia a Venice Beach in California. Qui la quantità di rifiuti che il mare restituiva alle spiagge, la impressionarono a tal punto da diventare un’attivista sociale, promuovendo l’arte come mezzo per contribuire alla politica pubblica ambientale e curando mostre di eco-arte.
Anche la sua espressione artistica è stata influenzata dalla questione ambientale della spazzatura oceanica. Ha iniziato quindi a recuperare i rifiuti dalle spiagge, utilizzandoli esattamente come il mare li riporta a riva, creando abiti sorprendenti e originali. L’obiettivo di Marina DeBris non è tanto quello di fare arte con il riciclo, ma di contribuire a far comprendere quanto sia grave il problema dell’inquinamento del mare. Per le sue creazioni infatti usa anche rifiuti che non vengono puliti, proprio per mettere in evidenza quanto tempo sono rimasti in mare e quanto lo abbiano inquinato deteriorandosi.
Per come gli uomini trattano gli oceani, Marina DeBris prova orrore e disgusto. Con le sue opere creative intende inviare un messaggio chiaro a chi le osserva, ovvero quello di fermarsi a pensare prima di acquistare un prodotto ponendosi delle semplici domande: ne ho bisogno? posso riutilizzarlo? la sua produzione ha danneggiato quale specie e quanto inquinamento ha causato?