Agenda 2030 e il pensiero profetico di Pier Paolo Pasolini

Agenda 2030 e pensiero di Pasolini

Per comprendere meglio il legame tra l’Agenda 2030 e il pensiero profetico di Pier Paolo Pasolini, è bene ricordare brevemente cos’è l’Agenda 2030. Nel settembre del 2015 193 Paesi membri dell’ONU, hanno definito un programma d’azione per lo sviluppo sostenibile con lo scopo di stimolare progetti di importanza cruciale per l’intera umanità. Questo programma lo conosciamo ormai tutti come Agenda 2030 e prevede la realizzazione, entro appunto il 2030, di 17 obiettivi (SDGs) pensati per: le Persone, assicurando che tutti gli esseri umani possano vivere con dignità, pari opportunità e in un ambiente sano; il Pianeta, per proteggerlo dal degrado con una attività consapevole di consumo e produzione e gestendo le limitate risorse naturali in maniera sostenibile; la Prosperità, per permettere agli esseri umani di avere un’esistenza prosperosa attraverso un progresso sociale, economico e tecnologico sostenibili; la Pace, promuovendo società pacifiche e inclusive e debellando ogni forma di violenza; la Collaborazione, rafforzando la solidarietà globale e unendo mezzi e forze nell’attuazione degli obiettivi.

Pier Paolo Pasolini, nella sua straordinaria attività di intellettuale, aveva mostrato un chiaro dissenso nei confronti del modello di sviluppo che si era instaurato in Italia con l’avvento del boom economico del dopoguerra, basato sul consumismo di massa e l’industrializzazione e l’urbanizzazione senza limiti. Il Maestro attraverso la sua attenta analisi, intendeva porre una domanda: chi vuole questa forma di sviluppo?
A volerlo è chi non riesce a vedere oltre l’immediato interesse economico, non considerando gli effetti negativi delle proprie azioni sulla società e l’ambiente nel breve, medio e lungo termine. La responsabilità delle istituzioni e della politica nel perseguire questo modello di sviluppo, non fa altro che incentivare un’omologazione trasversale e un appiattimento culturale e morale. La persistenza di questa visione degradante e paradossalmente regressiva di sviluppo, rende così i consumatori inconsapevolmente d’accordo nel seguirlo.

La visione profetica di Pier Paolo Pasolini dell’essenza del programma dell’Agenda 2030, appare così evidente. La politica, nell’attuazione degli obiettivi previsti da questo epocale programma di progresso e prosperità dell’essere umano, mostra finalmente l’attenzione per il bene comune e per la società che Pier Paolo Pasolini cercava di far comprendere 50 anni fa. Se la visione di sviluppo e di progresso sociale ed economico che aveva il Maestro fosse stata perseguita già alla sua epoca, invece di essere criticata e osteggiata, gli obiettivi dell’Agenda 2030 definiti solo nel 2015 oggi non avrebbero quell’impellenza angosciante nel doverli raggiungere. Molto più probabilmente, non sarebbe neanche stato necessario dover definire un urgente programma di azione come quello dell’Agenda 2030.

In questa visione profetica di Pier Paolo Pasolini, che trova nell’attuazione del programma dell’Agenda 2030 una naturale prosecuzione, Contesteco ha individuato il tema del concept al quale gli artisti e gli appassionati d’arte viene chiesto di ispirarsi per partecipare al contest d’arte e design sostenibile + eco del web:

“A 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini

Contesteco presenta
UNO SGUARDO AL FUTURO per
> Risvegliare le coscienze
> Partecipare al cambiamento
> Raggiungere il benessere collettivo e individuale in MODO SOSTENIBILE!”.

Le iscrizioni per partecipare a Contesteco 2022 sono ancora aperte! Se anche Tu vuoi contribuire a raccontare la sostenibilità attraverso l’arte e gli occhi di Pier Paolo Pasolini, clicca qui per scoprire come fare oppure sul Regolamento di Contesteco 2022.

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