DECONTEST

Accademia Belle Arti di Roma
Decontest sono studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, corso di decorazione della Prof.ssa Maria Teresa Padula. Si sono iscritti all’Accademia ognuno spinto da una propria personale vocazione artistica. Hanno deciso di partecipare a Contesteco Exhibition con delle opere come gruppo di artisti e non singolarmente. Questo gruppo si chiama Decontest. Le opere esposte rappresentano l’azione artistica del decontestualizzare un oggetto e inserirlo in un nuovo contesto. Nei loro lavori ci sono alcune delle esperienza personali di “decontestualizzazione” che hanno vissuto e stanno vivendo, come quella di aver lasciato il proprio territorio trasferendosi in un’altra città o quella di staccarsi propria famiglia o anche di cambiare contesto di lavoro.
Xu HaoZhe
Opera: “Nascondere”, 35 x 40 x 40 cm
Concetto di lavoro: C'è un vecchio proverbio cinese: fare il male è più facile che fare il bene!
L'uomo è una specie magica, completamente diversa dalle altre creature, esiste sulla terra da migliaia di anni e la governa da migliaia di anni. Sono molto fortunato di essere nato nella società moderna, quando sono nato ho ricevuto una buona educazione, che mi ha permesso di capire che cos'è limite e che cos'è regola.
Dunque c'è una domanda: Posso definirmi una vera brava persona?
Buona domanda!
Ma purtroppo la risposta è NO.
Quando io sono frustrato e sono in conflitto con gli altri, ho molte emozioni negative, a volte ho anche pensato di usare metodi sanguinosi e violenti. Questa è la cosiddetta“personalità antisociale”.
Ma io non l'ho fatto mai, io so che io non lo posso fare perché c'è la legge, codice morale ecc ecc. Queste cose ci frenano.
Ma quando noi togliamo queste cose. Osiamo affrontare direttamente il nostro cuore? Osiamo definirci persone davvero brave?
La natura umana è in realtà una specie di natura animale, tutto si basa sulla "autoesistenza". Quando si parla di vantaggi, apparirà il lato più reale e più oscuro delle persone.
A scuola, noi siamo studenti rispettosi. Al lavoro, noi siamo i dipendenti laboriosi. Ma quando noi torniamo a casa nostra, entriamo in uno spazio privato(nostro), nessun estraneo interviene, quel noi: siamo i veri noi!
Spoti Silvia
La teoria di David Bohm cui mi sono ispirata considera la natura un'immensa rete ininterrotta, da cui non siamo separati. Egli affermava che "tutto è infinitamente connesso a un livello più profondo" e che "tutto è parte infinitesimale e totalità di tutto". Nei miei lavori ho voluto parafrasare visivamente la massima che Bohm usava per descrivere il comportamento delle particelle subatomiche: "la separazione è un'illusione". Questo pensiero è stato esteso dal microcosmo al macrocosmo, ha reso effimere le zone di confine e ci ha portati verso una visione d'insieme. Ogni mia opera è stata realizzata a partire dal reimpiego e manipolazione di un vecchio atlante scolastico risalente al 1952.
Credo che tutto questo si inserisca bene nella tematica del riciclo dei materiali, sebbene essa non sia stata la causa primaria da cui il lavoro nasce.
Sun Yalin
Opera: “Ricordare l’anima”, 77,5 x 37,5 x 60 cm, organza e specchio
Nei tempi antichi, dopo la morte delle persone, i loro corpi venivano cremati e le loro ceneri venivano sepolte sotto terra. Nel mondo di oggi sempre più persone scelgono di lasciare che la loro famiglia e i loro amici disperdano le loro ceneri in mare dopo la morte.
Sebbene questi modi cambino continuamente con lo sviluppo dei tempi, l’unica costante è la memoria.
Il tema del mio lavoro è Ricordare l’anima. Penso che le persone non scompaiano completamente dopo la morte, ma diventino un’altra forma di esistenza. Uso la medusa per esprimere l’anima perchè può vivere libera nel mare e ha una forma morbida. Uso gli specchi per riflettere altre meduse diverse dalla medusa originale.
Questo lavoro può avvertire le generazioni future di avvertire di ricordare i morti e l’anima.